Secoli di progresso, vissuti nella convinzione del benessere ad ogni costo e nella visione grottesca dell’usa e getta,
stanno mettendo a repentaglio la vita stessa su questo pianeta. La metamorfosi evolutiva si è arrestata: l’essere primitivo,
adorno di pelli, archetipo di un universo tanto lontano dalle nostre abitudini, idealmente si ricongiunge a noi,
come in un cerchio che si chiude.
Vestiti, non di pelli ma di plastica, con le fragilità e quel caparbio istinto di sopravvivenza, ci confrontiamo col nostro passato
e scopriamo, con sgomento, di essere regrediti al punto d’inizio, come se millenni di sviluppo non ci avessero portato a nulla.
Soli, con le nostre nudità e le nostre piccole convinzioni, come l’essere di un tempo remoto, costretto entro la propria dimora di
fortuna, siamo aggrappati a ciò che più ci rassicura, al calore vitale di un ipotetico fuoco, ad una luce salvifica.
16 Giugno 2020
Azerbaijan, Bielorussia, Lettonia-Lituania, Russia, Ucraina